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venerdì 12 giugno 2020

Rivolte negli USA: L'elite globalista e le sue scimmie ammaestrate




di: Andrea Brizzi

Dopo la barbara uccisione di George Floyd, la rivolta è esplosa nel mondo occidentale, una rivolta inizialmente spontanea negli USA, da ricondurre al malessere sociale, come già detto nell’articolo della scorsa settimana, ma eterodiretta, guidata e gestita da un punto di vista ideologico, da un preciso apparato mondialista, che abilmente è riuscito a nascondere l’origine sociale e autenticamente classista delle prime rivolte, e a sostituirla con quella etnica, razziale e culturale.


Per capire la spropositata forza che detengono i padroni di questo nostro mondo, è sufficiente analizzare con quale velocità la barzelletta del “black lives matter” abbia contaminato la colonia Europa, e tutti i Paesi anglosassoni. Siamo di fronte ad un attacco totale, o meglio ad un contrattacco, visto che la favola del razzismo è stata tirata fuori dal cilindro proprio per impedire che il mondo ragionasse in termini economici, e analizzasse a fondo la condizione dei cittadini americani delle periferie, degli esclusi e dei reietti, degli eterni sfruttati, dei quaranta milioni di poveri che il paradiso della libertà può vantare.

martedì 19 marzo 2019

Ecco come è stata ridotta la comunità bianca in Sud Africa



di: Davide Di Stefano

Johannesburg, 18 mar – Il Primato Nazionale è in missione in Sud Africa per raccontarvi come vivono i bianchi, vittime del razzismo di Stato. Dai contadini ai poveri nelle baraccopoli, qui gli afrikaner sono odiati da tutti, vengono considerati ancora oggi gli usurpatori, e sono costretti a guardarsi le spalle continuamente. Il governo locale avalla gli attacchi e le violenze, e i bianchi sono emarginati e perseguitati. Le loro terre, coltivate per generazioni, vengono espropriate, senza alcun compenso economico.

mercoledì 31 ottobre 2018

La decadenza della società sottomessa alla finanza usuraia


di: Roberto Pecchioli

Un’altra ragazza drogata, stuprata e uccisa da un’orda di africani clandestini. E’ accaduto nel centro di Roma, in mezzo al degrado più bestiale, nell’indifferenza più sconcertante. Una sedicenne già dipendente dalla droga, con la famiglia sfasciata, disposta a troppo per una dose, ridotta a preda degli istinti peggiori dei rifiuti umani che frequentava. Non è la prima, non sarà l’ultima, una società ridotta in polvere ha fatto splash, il fantasma della libertà come assenza di regole, generazioni lasciate a se stesse, padri e madri svaniti, istituzioni assenti, la follia dei desideri, del consumo, delle pulsioni da soddisfare a ogni costo in un vuoto terribile, le pulsioni elementari elevate a sistema di vita. 

sabato 27 ottobre 2018

L'imposizione multiculturale con la mafia nigeriana nei quartieri e sul territorio



di:  Luciano Lago

Come avevamo previsto, intere zone delle città o province italiane sono passate sotto il controllo della mafia nigeriana, che si è organizzata nella gestione del racket della distribuzione della droga e in quello della prostituzione.

giovedì 5 aprile 2018

Winnie Mandela, la truffatrice pluriomicida che bruciava vivi i “traditori”





di: Eugenio Palazzini

Roma, 3 mar – “La paladina della lotta contro l’apartheid”, colei che “fece innamorare Nelson Mandela alla fermata dell’autobus”, la “madre del Sudrafrica” che rappresentava la liberazione dei neri perseguitati. Winnie, la moglie di Madiba, morta ieri a 81 anni, è descritta così nei titoli dei giornali di mezzo mondo. Una sorta di eroina con giusto qualche macchia quasi inevitabile per chi ha vissuto a lungo in prima linea lottando contro le ingiustizie. Il classico personaggio intoccabile, pena l’accusa di razzismo sic et simpliciter.