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lunedì 4 febbraio 2019

Fenomenologia del Radical Chic (I° parte)


di: Roberto Pecchioli


La società occidentale odierna è un mondo eterodiretto, un prodotto di ingegneria antropologica secolare giunto al suo compimento. I cambiamenti sono adesso così rapidi che i più sensibili sono colti da un senso di straniamento, l’alienazione profonda di chi si sente separato da se stesso e da ciò che gli era familiare. La decadenza civile, etica e persino individuale è tanto avanzata da non essere neppure più percepita. Motus in fine velocior, insieme con la scissione radicale dal passato, l’obliterazione di ogni principio e orizzonte preesistente.


Si è determinata, anzi è stata prodotta una mutazione antropologica che ha creato nuovi tipi umani. In ogni società sono le élite a improntare per imitazione i comportamenti di massa. E’ dunque utile analizzare i mutamenti di quella classe sociale per capire gli esiti dei processi politici, sociologici, esistenziali che ci avvolgono. Il più significativo osservatore è stato l’americano Christopher Lasch, etichettato sbrigativamente come populista di sinistra, con saggi di capitale importanza come La cultura del narcisismo, La ribellione delle élite e L’io minimo, nei quali tracciò una fenomenologia dell’uomo occidentale delle classi alte, sradicato, narcisista, privo di idee forti e soprattutto personali.

martedì 5 gennaio 2016

Il culto della Costituzione e l’ipocrisia democratica



di: Paolo Sizzi

In Italia vige il culto della “sacra” Costituzione antifascista, vergata nel dopoguerra da tutti coloro che hanno deciso di accodarsi al volere dei vincitori e che già facevano parte delle accolite partigiane: comunisti, “socialisti”, liberali, democristiani e altra robetta repubblicana.
È la costituzione di una repubblica postbellica i cui valori sono quelli universali, e non nazionali, del cristianesimo laico, dove la Patria sia sottomessa al mito dell’uguaglianza, della fratellanza globale, della cessione di sovranità in favore di enti sovranazionali il cui unico fine è quello di perseguire un disegno globalista capeggiato da banchieri e gendarmi d’oltreoceano.

La natura della Repubblica Italiana si riassume nell’antifascismo dunque e in tutto quello che tale etichetta significa; nulla a che vedere con il genuino patriottismo (senza tirare in ballo il nazionalismo) poiché nei fatti la RI è un soggetto euro-atlantico che esegue la volontà dei suoi padroni americani, che d’altronde occupano la Penisola con 113 installazioni militari. Dove starebbero libertà, democrazia, giustizia in Italia, stando sotto il tallone degli anfibi statunitensi? Coloro che tanto osannano i partigiani dovrebbero aprire gli occhi così magari capirebbero che dai cosiddetti “nazifascisti” si è passati semplicemente ad un altro regime, che è quello mondialista dell’Occidente americano.

giovedì 24 settembre 2015

Orbán: Il problema dell’immigrazione mostra la crisi del liberalismo ipocrita



La situazione dei rifugiati, l’ondata dell’immigrazione e l’intero problema delle migrazioni economiche sono una prova della crisi di identità affrontata dal liberalismo, ha affermato il Primo Ministro Viktor Orbán a un incontro a porte chiuse di intellettuali filo-governativi lo scorso 5 settembre. Il discorso completo è stato pubblicato dal settimanale Magyar Demokrata questo mercoledì.

 

venerdì 11 settembre 2015

Disinformazione putrida



di: Fabrizio Belloni


I MEDIA SONO IL BRACCIO ARMATO DELLA CASTA. Non tutti, ma quasi. Quei pochi che tentano di reagire agli ordini subiscono attacchi subdoli: ad esempio con riduzione della pubblicità, linfa vitale in un sistema materialista e consumista. E minaccia di riduzione del numero delle “frequenze”, per gradire.

Ad altri viene concessa una parvenza di indipendenza contestatrice, che funziona come la valvola di sicurezza di una pentola a pressione: evita lo scoppio. Pochi, e quasi sempre a titolo personale, si addentrano nella stupenda, affascinante foresta della verità, sempre scomoda e dirompente.

mercoledì 21 gennaio 2015

Nietzsche tra Cristo e Anticristo










"E a chi non riuscite a insegnare a volare,insegnate a cadere più in fretta."

Friedrich Nietzsche


di: Domenico Rosa


La filosofia di Friedrich Nietzsche tutta tesa alla celebrazione del coraggio, all’esaltazione degli istinti, all’accettazione piena della vita lancia ne ‘L’Anticristo’ la sua sfida totale al cristianesimo. Un’invettiva piena di livore contro la religione che, a detta del pensatore, incarna i valori deboli della società borghese: carità, altruismo, filantropia, democrazia, socialismo (più che altro ipocrisia e buonismo di una società bieca e subdola  NDR) .