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sabato 17 ottobre 2020

Odino, padre degli Dei del Nord: la ricerca della Conoscenza

 


 di:  Valerio Avalon

Il mondo nordico ha in sè la naturale capacita di suscitare un fascino e un magnetismo (soprattutto negli europei) come pochi altri riescono. Le grandi epopee cosiddette “vichinghe” e la mitologia norrena continuano infatti ancora oggi a trasmettere la potenza di un mondo antico che, nonostante i secoli, non si è mai spento; proprio come se fossero delle braci che sotto la cenere seguitano ad ardere e basta un soffio per ravvivarle. Se per rendercene maggiormente conto volessimo usare come metro di misura uno dei termometri del mondo moderno, ossia il cinema e la tv, allora la questione apparirebbe subito chiara. Basti pensare alla notevole produzione dei vari film della Marvel su Thor, oppurestoi alle serie tv tipo Vikings per farsene velocemente un’idea. Ma va anche detto che in questo settore le manipolazioni e le mistificazioni sono all’ordine del giorno, come è inevitabile che sia per la stessa natura del suddetto termometro. 

venerdì 17 aprile 2015

L'irminsul L’albero cosmico dei Germani








Dall' Irminsul al giglio dei re merovingi

 

L’albero cosmico dei Germani: colonna-idolo che per le tribù della Sassonia univa cielo e terra, axis mundi e collegamento fra l’universo degli umani e il mondo degli dèi, fra quello dei vivi e quello dei morti. Presentava evidenti affinità con l’Yggdrasil delle saghe scandinave dell’Edda, il frassino più grande del mondo. Yggdrasil fu il primo albero nato dalle ceneri del gigante Ymir, ucciso dagli dèi. 
Alle sue radici si avviluppavano due serpenti e sotto i suoi rami gli Altissimi tenevano consiglio.

lunedì 2 febbraio 2015

I mondi segreti dello Sciamano,Il simbolo cosmico dell’Yggdrasil










Le esperienze di Visione dello Sciamano nel suo viaggio interiore tra i mondi della cosmologia druidica






La Visione e la ricerca interiore dello Sciamano

L’antico druidismo prendeva a riferimento la Natura come la manifestazione di un mistero mistico che si esprimeva attraverso la poesia dei grandi spazi verdi di Madre Terra e del cielo stellato.
Attraverso l’esperienza di rapporto con la Natura, lo sciamanesimo druidico aveva sviluppato una spiritualità naturale che poneva l’individuo come interlocutore libero e senza intermediari nei confronti del segreto che anima l’esistenza.
Un’esistenza intesa come una identità fenomenica che trascendeva il visibile ordinario prodotto dai sensi e veniva concepita in una qualità invisibile e immateriale che era identificata nella cosmologia mistica dello Shan.