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lunedì 25 agosto 2014

Dalla DC al MSI al PD. Dalle stragi a oggi. Il filo rosso: Neocon USA e Mossad










C’è una lunga intervista a Giovanni Pellegrino (Presidente della commissione Parlamentare Stragi dal 1994 al 2001) pubblicata nel 2000: “Segreto di Stato” – Ed. “Gli struzzi”.
Quanto segue quindi, è frutto delle affermazioni di Pellegrino. Nei casi in cui la fonte è altra, verrà specificatamente segnalata.

Ciò che può sembrare intreccio di fantascienza complottistica, è solo il frutto di un lavoro certosino fatto dalla Commissione Parlamentare Stragi. Teniamolo sempre a mente, anche quando sembra di precipitare nelle allucinazioni ansiogene.






Partendo da un riassunto delle stragi e degli attori, mi riferisco a oggi. Alla condizione di un Paese (l’Italia) sottomesso agli ambienti della destra repubblicana USA (esponenti dell'elite ebraica ndr).

L’Italia oggi è nelle stesse identiche condizioni degli anni 70 e la scomparsa della sinistra italiana storica, rende il PD erede non solo della DC, ma anche del MSI.
Come per le referenze di Federica Mogherini (“Chiedete a Kerry”, cit. Renzi), per sapere cosa sia il PD oggi si potrebbe rispondere: “Chiedete a Ledeen”
Vediamo perché

Pellegrino parte da una premessa che, forse ancora oggi, sfugge ai più: L’Italia NON è un Paese normale e NON ha una democrazia normale.
A partire dal trattato di Yalta, all’Italia è stato affidato il ruolo di “Marca di frontiera”. L’estrema propaggine dell’Impero dell’Ovest che confina con l’Impero dell’EST. E non solo. È anche il “punto di confine” fra Nord e Sud, nel Mediterraneo.
L’Italia, quindi, esce dal trattato di Yalta come “Stato a sovranità limitata”. Una specie di portaerei NATO nel mar Mediterraneo.
A questo si aggiunga una spaccatura verticale interna determinata dal post fascismo e post resistenza. Gli italiani si dividevano in Anticomunisti e Antifascisti. E gli anticomunisti a loro volta, in anticomunisti “bianchi” e anticomunisti neri. Questa ulteriore differenziazione era determinata dalla presenza dello Stato Vaticano all’interno del territorio italiano.
Per il sen. Pellegrino, quindi, TUTTI i fatti eclatanti che accadono in Italia devono essere traguardati attraverso le lenti dei fatti internazionali e della nostra stessa storia.
Specificatamente in Italia si fronteggiavano due “Gladio”. Gladio (o “Gladio bianca”) e “Gladio Rossa”. Entrambe queste strutture, però, erano costituite solo dai vertici di coordinamento militare e da un livello superiore (ed estero) di “regia”. La loro base poggiava sulle varie strutture paramilitari di destra-centro (Gladio) e di sinistra (Gladio Rossa).
Facevano, quindi, capo a Gladio strutture come la “Brigata Osoppo”, “MAR”, ma anche “Ordine Nuovo” e “Avanguardia Nazionale”.
Pian piano, le strutture “bianche” si rivelano “inadeguate” e si sciolsero o confluirono nelle strutture più radicali e militariste di Ordine Nuovo e Avanguardia Nazionale. Queste erano in stretto legame con il SID che garantiva, da un lato la copertura del legame fra queste strutture di estrema destra e Gladio, dall’altro lato, con il segreto militare, il fatto che queste stesse strutture fossero parte integrante della struttura militare della NATO
Orlando (braccio destro di Fumagalli, il “capo” del MAR) dirà alla Commissione:
  
La struttura di cui parlo faceva capo agli americani che davano gli ordini mentre i carabinieri provvedevano al coordinamento.
Pellegrino, poi, tiene a precisare che quando parla di USA, di NATO, di CIA si riferisce, in effetti, a gruppi di potere USA.
 
A cellule della destra radicale americana.
Insomma, non credo che a livello del governo degli Stati Uniti si sia deciso di appoggiare le spinte golpiste o para-golpiste italiane. Diverso è pensare che o circoli della destra radicale americana o singoli settori degli apparati di forza americani abbiano potuto assumere determinate iniziative.
Pellegrino, infatti, fa un preciso riferimento a un gruppo particolarmente potente che orbitava attorno all’Università Georgetown di Washington (da questo momento, quindi, sostituirò CIA, NATO e USA con “destra repubblicana USA” o “Gruppo di Georgetown”):
Il CSIS, un centro che ha influenzato fortemente le politiche mondiali, di cui facevano parte uomini come Alexander Haig, Henry Kissinger, Michael Ledeen, Claire Sterling, e alcuni ex capi della Cia. In proposito, mi sono sembrate molto interessanti le risposte che ci hanno dato Stefano Silvestri, esperto di strategie internazionali. Quando è venuto in Commissione, alla domanda se anche lui ritenesse che la P2 fosse il rifugio dell’oltranzismo atlantico, lui rispose affermativamente. E aggiunse che, secondo lui, persone come Gellierano certamente collegate a circoli americani, però, per l’appunto, a circoli tipo quello di Georgetown. Insomma, la destra repubblicana americana.




L'ebreo Henry Kissinger,e l'ebreo Napolitano,nato da una relazione illegittima di
Umberto II di Savoia,la casata dei savoia sono di origine ebraica.


 Ecco che già alcuni nomi cui Pellegrino attribuisce forte influenza nelle politiche mondiali sono particolarmente attuali: Henry Kissinger (Napolitano è “il mio comunista preferito”), Michael Ledeen (molto amico di Matteo Renzi e che ha avuto “rapporti molto stretti” con Luigi Zanda) e Claire Sterling. (Vedi immagine, da un carteggio sequestrato a casa di Claire Sterling in occasione delle indagini sul tentato omicidio di Papa Giovanni Paolo II – fonte).




Ecco che a Ledeen viene associato pure Luigi Zanda (attuale capogruppo PD al Senato). Attraverso Squillante, inoltre, abbiamo anche altro riscontro del legame “al vertice” fra la P2 e un particolare gruppo americano. Lo vedremo dopo, quando ne accenna pure Pellegrino: il “Gruppo di Georgetown”.


l'ebreo Michael Ledeen



Ecco, quindi, anche riapparire pure il fantasma della P2
Ma riprendiamo il filo del discorso.


Gladio Rossa contava su “Lotta continua”, “Potere operaio” e “Brigate rosse” (quest’ultima, fino all’arresto di Curcio).


Ora, Gladio Rossa, con la svolta parlamentare del PCI, l’isolamento di Secchia e, sopratutto, la morte di Feltrinelli, di fatto si dissolse, per confluire nelle Brigate Rosse.
La “ratio” ideologica dei vertici delle Brigate Rosse permarrà fino a che Curcio e Franceschini non vengono arrestati.
In realtà la retata avrebbe dovuto interessare anche quello che poi sarà il nuovo capo delle BR, Moretti, ma una telefonata dal Viminale lo ha avvisato del piano. Moretti non ha allertato i compagni e sfugge da solo alla retata divenendo il capo delle Brigate Rosse. Di Moretti, anzi, sparirono pure le foto scattate negli incontri con l’infiltrato Silvano Girotto (“Frate Mitra”), grazie al quale venne tesa l’imboscata che portò all’arresto dei soli Curcio e Franceschini.
Da quel momento, la connotazione ideologica di sinistra verrà utilizzata solo per “fomentare i militanti”.
I vertici delle strutture “eversive” e “sovversive” erano, quindi, TUTTI (sia quelli di destra sia quelli di sinistra) sotto il controllo degli ambienti della destra repubblicana USA e del MOSSAD (servizi segreti israeliani). Pellegrino afferma questo sulla base delle dichiarazioni convergenti del Giudice Arcai e del Generale Delfino, ma anche di altri riscontri documentali che fanno affermare a Pellegrino:
Ho già detto che nei primi anni Settanta il Mossad contattò le Brigate rosse attraverso un esponente socialista milanese. In quell’occasione, il Servizio israeliano offrì appoggi senza alcuna contropartita, bastava che le Br esistessero.
A dispetto della componente ideologica della base, quindi, le Brigate Rosse dovevano continuare ad esistere in quanto funzionali al Mossad.
 

Stanti così le cose, ci si chiederà come mai non ci fosse la pax assoluta.
Se sia Brigate Rosse, sia le strutture paramilitari di Gladio erano sotto il controllo degli ambienti della destra repubblicana USA e del MOSSAD, se entrambe le parti – per il tramite della P2 – godevano della copertura degli stessi Servizi Segreti, perché le stragi continuarono?


E qui, secondo Pellegrino, si dovrebbe guardare un po più lontano.
Mossad e destra repubblicana USA erano già riusciti a instaurare – in Grecia, Spagna e Portogallo – regimi fascisti.
Le stragi fino al 1969, quindi, dovevano servire affinché, nel dicembre del 1969, Mariano Rumor dichiarasse lo “Stato di Emergenza” che ne consentisse l’instaurazione anche in Italia.
Rumor, però, non dichiarò lo Stato di Emergenza. Il “Golpe Borghese” della notte dell’Immacolata 1970 fu l’ultimo tentativo. Anche quello andato a vuoto.
Da notare che già dagli anni 60 la P2 di Gelli era molto attiva. Con la sua rete di iscritti sopratutto nelle forze armate e nei servizi segreti, era nelle condizioni di garantire già tutta la copertura necessaria. La P2 costituiva il raccordo fra le istituzioni e le bande armate. L’una e le altre sotto lo stesso controllo della destra repubblicana USA e del Mossad.
Sussistono documenti, infatti, secondo cui i medesimi Haig, Kissinger e Ledeen fossero iscritti alla P2 nel “Comitato di Montecarlo” (o “Superloggia”). Quel “braccio” della P2 che si occupava di traffico internazionale di armi e al quale venne fatta risalire in modo diretto l’organizzazione della strage di Bologna.

Gelli, quindi, era solo una sorta di Segretario, di coordinatore, della P2. Le “menti” stavano altrove.



D.:Gelli è stato descritto in mille cronache come un uomo potentissimo, che aveva in pugno l’Italia. Secondo Cossiga, invece, era soltanto, una specie di segretario amministrativo della P2, il cui vero leader politico sarebbe ancora nell’ombra. Tra le due ipotesi, Qual’è quella che secondo lei si avvicina di più alla realtà? 
R.: La seconda, senza ombra di dubbio. Anch’io ho sempre pensato che Gelli fosse solo un esecutore. Naturalmente si dava molto da fare per valorizzare al massimo il suo ruolo, che non era di comando, però ugualmente strategico, attraverso il suo presenzialismo e sviluppando contatti con tutti quelli che poi hanno detto di averlo conosciuto assai poco.



Tornando alla nostra storia, la destabilizzazione creata con le stragi degli anni 60, però, indusse alla soluzione opposta a quella auspicata dal “gruppo di Georgetown” e dal Mossad. I Partiti, avendo ormai mollato le frange estremiste si orientarono verso la “parlamentarizzazione della sinistra” e un clima di distensione. Nel frattempo, tra l’altro, anche sul piano internazionale si avviavano altrettanti processi di distensione fra Kennedy e Krusciov.
 
Il 74 segna, così, una nuova recrudescenza della strategia della tensione per destabilizzare e riportare Stato e popolo al terrore dell’eversione di sinistra.
Le organizzazioni paramilitari di destra e di sinistra, senza più l’avallo dei partiti di riferimento, ma entrambe sotto il controllo degli ambienti della destra repubblicana USA e del Mossad e con la copertura P2 operarono a Milano, Brescia, Bologna.





Nell’intervista si legge:
Il depistaggio compiuto dai Servizi segreti e più in generale dagli apparati di sicurezza nei confronti della magistratura riguarda soprattutto i fatti che di sono verificati dal 1969 al 1974.I Servizi volevano impedire che i giudici scoprissero l’esistenza di Gladio, coperta dal segreto atlantico, e di quella vasta rete di organizzazioni paramilitari clandestine legate agli apparati. Dovevano difendere il segreto Nato, ma temevano anche che la magistratura scoprisse l’alleanza operativa tra queste organizzazioni clandestine e la destra fascista e, ai livelli più alti, le connivenze e le responsabilità politiche.
Quindi, se la base paramilitare delle Brigate Rosse mantenne l’ideologia di sinistra, non si accorse che le azioni erano, invece, funzionali alla destra fascista e da questa ispirate.
In buona sostanza, comunque, in tutte le stragi si assiste ad assoluzioni determinate da impressionante coacervo di depistaggi.
Il 1974 è un punto di svolta.


Il Giudice Mastelloni di Venezia indagava sull’incidente dell’aereo militare Argo 16 (precipitato a Marghera nel Novembre 73)
Per Mastelloni l’aereo fu sabotato dal Mossad per ritorsione contro il governo italiano che aveva rilasciato due palestinesi arrestati a Roma mentre tentavano di abbattere un aereo El Al
Erano stati estradati in Libia proprio con Argo 16 e proprio con quell’equipaggio. La Corte di Venezia dovette, dopo lustri di inchiesta assolvere dall’accusa di strage il vertice del servizio segreto israeliano, anche a causa della mancata costituzione di parte civile del Governo D’Alema.

Nel frattempo la situazione internazionale muta; l’esplodere dello scandalo Watergate indebolisce l’asse Nixon-Kissinger. In Europa, forse per l’affievolirsi dell’appoggio fino ad allora goduto da parte del governo statunitense, si dissolsero, senza opporre resistenza, i due regimi portoghese e greco.
Sulla “storia” mi fermo qui.


Ho già accennato, tra l’altro, alle implicazioni internazionali (e sempre degli stessi personaggi: Kissinger, Ledeen &  co.) nel caso dell’assassinio di Aldo Moro, determinato anch’esso dalla “contrarietà” della destra repubblicana USA e del Mossad all’ingresso del PCI al Governo con il compromesso storico di Aldo Moro.

Il “Caso Moro” è un esempio emblematico del funzionamento della nuova veste delle Brigate Rosse.Azionando i “tasti giusti” si fece credere ai militanti che si stesse “processando” un “nemico del popolo”.


In effetti l’azione era funzionale alla politica di destra fascista del “Gruppo di Georgetown” per impedire che il PCI andasse al Governo
Facciamo adesso un salto nel tempo.




Cosa è cambiato in Italia? La nostra posizione nello scacchiere internazionale è esattamente identica. Anzi, sicuramente peggiorata per via del progressivo esaurimento delle riserve di carburante fossile.

Le destabilizzazioni ad EST (provocate a causa della dipendenza europea dal gas russo, su questo non c’è dubbio) ci portano ad essere nuovamente “Marca di Frontiera” dell’Impero OVEST.
Le “instabilità” (se così si può chiamare un massacro) fra Israele e Palestina ci mantengono “Marca di Frontiera” fra SUD e NORD (anche qui l’enorme giacimento di gas in territorio palestinese, il Leviatano, pare svolgere un ruolo nodale).
Gli interessi geopolitici del “Gruppo di Georgetown” e del Mossad, quindi, sono identici.
Gli interessi economici e militari della destra conservatrice e interventista USA in Italia sono sensibilmente incrementati.
Ad esempio, il MUOS: quattro installazioni in tutto il mondo. Due in USA, uno in Australia e uno in Sicilia. Le prime tre in zone desertiche, visto il danno fisico. In Italia, a sovranità limitata, ovunque la NATO scelga. Se è dannoso alla salute, pazienza!). Ma anche l’acquisto degli F35 (ormai gli unici ad acquistarli, considerato che prendono fuoco al decollo). E l’orientamento verso lo Shale Gas USA deprimendo le energie alternative con le quali potremmo fornire l’intera Europa (vento e sole). E la vendita di AerMacchi a Israele accelerando la consegna per consentire i bombardamenti di Gaza, mentre ci si astiene all’ONU sulle indagini circa la violazione dei diritti umani, e via discorrendo.
Il “nemico” è il Movimento 5 Stelle. Troppo garantista delle regole. Troppo attaccato alla sovranità popolare, troppo teso alla riacquisizione della dignità di Stato, troppo contro MUOS, contro le fonti fossili, contro la militarizzazione. Troppo!!

Attenzione estrema, ragazzi. Il Giudice Clementina Forleo e la sua famiglia hanno rischiato sugli stessi interessi.
I fatti ci sono tutti. Continuiamo ad essere un Paese anomalo. Un Paese servo della NATO e solo apparentemente democratico.
Ad opera di chi? Ad opera degli stessi spettri del passato. Che tornano più corporei che mai.
Ad opera di quello stesso identico “gruppo di Georgetown”: Henry Kissinger, per il quale il presidenteGiorgio Napolitano è “il mio comunista preferito” (corretto immediatamente da Napolitano con “ex comunista”. Ce ne eravamo accorti, Presidente).
E Renzi. Matteo Renzi con la sua rete di amicizie internazionali, Attraverso Marco Carrai. Davide Serra (con forti interessi in Israele e che porta in dote i legami con la Morgan Stanley), Marco Bernabè (sempre con Tel Aviv con il fondo Wadi Ventures e il padre, Franco, e le sue dorsali telefoniche Italia Israele),Yoram Gutgeld (israeliano e suo consulente economico. Porta in anche dote l’esperienza McKinsey di cui era socio anziano fino al marzo 2013).
Ma sopratutto, la figura più inquietante. La figura che si allunga dietro tutte le stragi, tutti i depistaggi che hanno attraversato l’Italia e non solo. La figura che Martini (all’epoca capo del SISMI) definì “non gradito all’Italia”: MICHAEL LEDEEN!
Sdoganato da Berlusconi appena giunto al potere. Ledeen imperversò nelle sue televisioni sotto la forma di “commentatore politico internazionale”
Henry Kissinger e Michael Ledeen e le strutture israeliane sono di nuovo (e da sempre) i padroni della scena.
C’è chi dice che il PD è la nuova DC.

Il PD, in effetti, riassume tutto quello che era il mondo anticomunista.
Il PD, se gestisse bande armate, gestirebbe oggi Ordine Nuovo e Avanguardia Nazionale. Al massimo, Brigate Rosse post Curcio. Quelle di Moretti, l’agente Mossad.

Il PD ha ormai da tempo tradito le origini, ma con il binomio Renzi-Napolitano è diventato l’antitesi della storia della sinistra.
 




Non gestendo le bande armate (almeno spero), il PD è comunque l’erede non solo della DC, ma anche del MSI.
È l’erede di tutto quel fronte anticomunista che si asservì e asservì l’Italia alla destra conservatrice USA di Kissinger e Ledeen e del Mossad. Che ha proseguito con la DC, col PSDI, col PSI di Craxi e poi con Berlusconi.


È l’erede di tutto quel fronte “garante” della subalternità e della sottomissione dello Stato italiano agli interessi del “Gruppo di Georgetown” e del Mossad
Lo stesso Berlusconi adesso non vede più il pericolo comunista. Per la semplice ragione che, in effetti, non c’è più.


Per le referenze su Federica Mogherini, Renzi dice “Chiedete a John Kerry”.
È ovvio che si debba chiedere a referenti neocon americani. La Mogherini è strumento integrato in questo meccanismo osceno.


Già ammessa agli incontri segreti con agenti USA sin dal 2006 (vedi Nel 2006 la Mogherini compare nei cablo di Wikileaks. A che gioco gioca oggi?), il curriculum vero della Mogherini è tutto nella testa di Kerry, di Ledeen e di Kissinger.
Chi è il PD? Chiedete a Ledeen.







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