Pagine

venerdì 18 marzo 2016

Il modernisimo ha creato degenerati e reietti umani



di: Paolo Sizzi


Ci sono stati, di recente, due omicidi che hanno molto colpito l’opinione pubblica, per via dell’efferatezza e dell’identità disturbata di chi li ha compiuti. Mi sto riferendo alle uccisioni di Gloria Rosboch e di Luca Varani, la prima nel Canavese e la seconda a Roma, nel quartiere Collatino.

Gli autori di questi omicidi sono figli della modernità e dei suoi risvolti più malati e perversi: narcisisti patologici, manipolatori, “liquidi” e camaleontici, disonesti, edonisti e materialisti, maligni e sadici, con alle spalle famiglie devastate (con genitori alquanto immaturi e superficiali, fallimentari) e vissuti difficili sintomo di esistenze meschine, insignificanti.

Ma il dato che colpisce di più è l’omosessualità di questi personaggi, o comunque la sessualità liquida e trasformista, che mai come in casi simili diventa qualcosa di morboso perché frutto di quella letale miscela tra disagio e sofferenza e disturbi psicologici cagionata dalla moderna temperie nichilista. Eh sì, anche gli arcobalenati uccidono cari miei e si può persino scorgere una subdola trama eterofobica nel loro agire, ma non ditelo ad alta voce sennò qualcuno potrebbe avere un fortissimo bruciore anale…

lunedì 14 marzo 2016

distruggere l’Agricoltura delle nazioni europee, un obbiettivo dell'elite mondialista




nota personale.

Uno degli obbiettivi che l'elite ebraica si è prefissata nei loro criminali piani, per avanzare il loro dominio sui popoli, è la distruzione dell'agricoltura e dei settori legati ad esso. La maggior parte delle persone hanno perso ogni cognizione di realtà, e non riescono a capire che ogni cosa che essi mangiano proviene dalla terra e dalla natura stessa di cui hanno perso ogni contatto. Diciamo questo perchè se avessero capito cosa si prospetta quando l'agricoltura sarà distrutta e quella che resterà sarà in mano di poche multinazionali controllate dalla cricca finanziaria, quello che si prospetta è la fame e la miseria, una miseria che mai ha visto l'umanità, almeno in quelle zone ricche e fertili,di cui gli antichi nella loro immensa saggezza avevano scelto per insediarsi, e le difendevano con la vita stessa se necessario, loro non avrebbero mai permesso che i vili compissero scempi di quello che è l'unico vero nutrimento per ogni essere vivente, ne tanto meno se lo scempio era stato attuato per legge; gli antichi avrebbero seppellito vivi sia chi attuava questo disastro che chi aveva fatto della distruzione una legge; ma appunto questi sono tempi buii, gli ultimi tempi di questo ultimo uomo.

venerdì 4 marzo 2016

Giornalista francese arrestato perché ha collegato gli israeliani ai fatti del false flag di Parigi



di: Kevin Barrett

Di Hamza, il “crimine”: Egli ha rivelato l’origine israeliana dei famosi corpi macabri, nelle foto delle vittime, alcuni in posizioni apparentemente impossibili, sparsi in tutto il pavimento sporco di sangue della discoteca Bataclan. Quella foto, la cui autenticità è stata messa in discussione dai media alternativi, è la base del collage di David Dees ‘sulla copertina di un’altro False Flag francese? dal titolo Tracce insanguinate da Parigi a San Bernardino .
L’arresto di Hicham Hamza è esempio di come la grande tradizione francese di Liberté è stata accartocciata e gettata nella Senna, sulla scia del false flag del 11/13. Lo stato di emergenza che seguì all’attacco è stato ufficialmente prorogato fino Maggio, senza alcuna prova o ragione data, e la sua durata può divenire “a tempo indeterminato”, per tutti gli scopi pratici, permanenti .

giovedì 3 marzo 2016

La zombificazione della società



"Il vero orrore non è quello dei 'morti viventi' partorito dalla macabra fantasia di certi autori, ma quello dei viventi morti che popolano il mondo reale."   

G. Soriano - Malomondo  

Nel Diciannovesimo secolo, mentre la corrente romantica tentava di arginare i processi culturali innescati dall'Illuminismo, i detentori di ogni verità in termini di arte e conoscenza bollarono il romanzo gotico come una specie di innocua favoletta a tinte fosche. Successivamente molti esperti indagarono sul senso più profondo di quelle opere, eppure malgrado il linguaggio forbito e la prolissità del discorso, le loro analisi si dimostrarono quasi sempre miopi o politicamente reticenti.

IL CONTROLLO EBRAICO DELL'ARABIA SAUDITA E LA CONNESSIONE CON L'ISIS


"Io sono il sultano Abdel - Aziz Ben Abdel - Rahman AlSaud". Riconosco e ringrazio mille volte Sir Percy Cox, il rappresentante della Gran Bretagna, per quanto mi concerne dico che desidero dare Palestina ai poveri ebrei o ad altri tra cui la Gran Bretagna, ai quali io non voglio disobbedire fino alla fine dei tempi, come si vede dall'allegato atto di accettazione."


"Saeed-Al Nasser, uno storico saudita ucciso dai Wahhabiti, ha detto che il nonno di Al-Saud è (Mordekhai Ben Ibrahim Ben Moshe), uno degli ebrei di Al Qaynuqa che erano stati sfollate a belad al chame e poi in Turchia e divennero nel 16mo secolo gli ebrei di Eldonma , e che nel XVIII secolo, Ibrahim Moshe Ben si trasferì a Hijaz per iniziare la serie pianificata di conquiste con l'aiuto degli inglesi e gli ebrei Eldonma".

Secondo quanto riferito, i monarchi sauditi e la loro religione wahabita hanno origini ebraiche. Wayne Madsen ha scritto sulle connessioni ebraiche all'Arabia Saudita. 

mercoledì 2 marzo 2016

sciamanesimo tolteco: L’arte di sognare




I Toltechi usano la padronanza del sogno come chiave per le posizioni non ordinarie del punto di unione….o almeno questo è l’aspetto più evidente e conosciuto dell’arte di sognare. In realtà questa maestria conduce anche alla comprensione della natura della posizione ordinaria del punto di unione e della natura del tempo, ma solo se l’arte di sognare è temperata dai fondamenti dell’agguato e dalla pratica di una continua e profonda ricapitolazione. Altrimenti la tendenza è quella di perdersi nelle complessità della seconda attenzione, così come ordinariamente ci perdiamo in quelle della prima attenzione.


Partiamo da un presupposto: ciò che chiamiamo realtà non è altro che una delle innumerevoli posizioni del sogno. E’ una posizione altamente coerente e coercitiva perchè condivisa e sostenuta dall’intero genere umano. Diventa così coerente da escludere la reminiscenza di ogni altra possibile posizione.

martedì 1 marzo 2016

Julius Evola contro l'americanismo


di: Riccardo Rosati

Prerogativa dei veri intellettuali è quella di essere sempre attuali. Una affermazione di questo tipo può giustamente sembrare banale, ma ciò non ne diminuisce la autenticità. In questa categoria di menti superiori, rientra a pieno titolo Julius Evola. Già in passato, leggendo e studiando i suoi articoli sull’Oriente, ci siamo accorti di quanto a tale filosofo calzi a pennello l’aggettivo “profetico”. Avvicinandoci ai suoi scritti in qualità di orientalisti, siamo rimasti colpiti, non solo per la straordinaria competenza specifica di questo autodidatta, ma specialmente per la sua capacità di andare oltre il limitante confine del campo di studio settoriale, che imbriglia ormai da anni una Accademia insterilita nel pensiero. Ancor più sorprendente si è rivelata la lettura della sua raccolta di riflessioni sulla società statunitense: Civiltà americana. Scritti sugli Stati Uniti 1930-1968, la quale è stata, e non è una esagerazione, una specie di folgorazione, quasi un satori, in virtù della visione premonitrice del filosofo.