Pagine

Visualizzazione post con etichetta sumeri. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta sumeri. Mostra tutti i post

martedì 8 settembre 2020

L'origine divina dell'uomo tra Verità e leggenda




di: Rita Remagnino

Fino a quando l’archeologia rimarrà chiusa nel suo cartesianesimo?

Fra le migliaia di tavolette ritrovate da Henry Layard nelle rovine della biblioteca di Assurbanipal a Ninive, la Storia della Creazione era contenuta in sette pezzi e la sua somiglianza con quella narrata dal libro della Genesi era fuori discussione. Una volta decifrate, le tavolette furono pubblicate nel 1876 dal grande «detective» della scrittura cuneiforme, l’assiriologo inglese George Smith, che ufficializzò l’esistenza di un testo accadico, incredibilmente più vecchio delle Sacre Scritture e scritto in babilonese antico, che narrava non solo della nascita di Cielo e Terra ma anche della «creazione dell’Uomo da parte di una divinità». 

lunedì 7 aprile 2014

Il nuovo ordine mondiale ebraico smascherato di Zander C. Fuerza - Parte 3








Imperium Judaica parte 3
Bolscevismo e sionismo come strumenti del complotto ebraico








Ulteriori conferme e chiarimenti sui i piani di instaurare un governo mondiale ebraico sono state anche fornite dal primo ministro di Israele, il suprematista razziale ebraico, talmudista, sionista e terrorista bolscevico-internazionalista, David Ben-Gurion.
Nel 1962, Ben-Gurion, predisse la fine della guerra fredda alla fine degli anni 80, e continuò ad esprimere il suo ardente desiderio di instaurare un governo mondiale ebraico, guidato da Israele. Scrisse:

"L'immagine del mondo nel 1987 come da me immaginato: la guerra fredda sarà un ricordo del passato. La pressione interna per una maggiore libertà e un migliore tenore di vita, come anche per una graduale democratizzazione dell'Unione Sovietica, sarà in aumento.
D'altra parte, la crescente influenza degli operai e dei contadini e la crescente importanza politica degli uomini di scienza, può trasformare gli Stati Uniti in uno stato ricco e benestante, con un'economia pianificata.

 

mercoledì 27 novembre 2013

Oannes e il mito degli uomini pesce












Rappresentazione medioevale 
del dio pesce Oannes
Agli albori dell’umanità, nella culla della civiltà, l’uomo sviluppò un mito che si sarebbe connaturato profondamente nella cultura e nella tradizione dei millenni successivi.La discesa dal cielo di un essere divino, dalle fattezze antropomorfe ma anche di pesce, venuto per insegnare le arti e le scienze e apportatore di conoscenze e di insegnamenti che le tradizioni e gli antichi miti vorrebbero essere alla base dell’iniziale sviluppo dell’umanità.

“Oannes, Oanne(s), Oen, Oes, mostro metà uomo e metà pesce, venuto dal mare Eritreo, ed uscito dall’uovo primitivo, dal quale erano stati tratti tutti gli altri enti, comparve – dice Beroso – presso un luogo vicino a Babilonia. Egli aveva due teste; quella d’uomo era situata sotto quella di pesce. Alla sua coda erano uniti due piedi d’uomo del quale aveva la voce e la parola. Questo mostro stava fra gli uomini senza mangiare, dava loro la cognizione delle lettere e delle scienze, insegnava loro ad esercitare le arti, ad innalzare templi, edificare città, ad istituire delle leggi, e a fissare i limiti dei campi con sicure regole, a seminare, e a raccogliere i grani ed i frutti; in una parola, tutto ciò che raddolcire i loro costumi poteva contribuire. Al tramontar del Sole, ei ritiravasi nel mare e sotto le acque passava la notte. Ne comparvero in seguito altri simili a lui: e Beroso aveva promesso di rilevare questo mistero, ma nulla ne è rimasto. Oannes, Oes, dicono gli eruditi, in siriaco significa ‘straniero’. Così questa favola ci insegna che giunse un tempo per mare uno straniero il quale diede ai Caldei alcuni principi d’incivilimento. Esso era forse dalla testa alle piante coperto di pelli di pesce, e rientrava tutte le sere nel suo ‘vascello’, su cui si nutriva senza esser veduto da alcuno […]“ (2).
Così il “Dizionario Storico-Mitologico di tutti i Popoli del Mondo”, edito nel 1824, ci descrive l’enigmatica figura di Oannes il mitico dio sumerico dalle fattezze antropomorfe e di pesce. Disceso dal cielo attraverso un “uovo cosmico” questo dio avrebbe fatto le sue prime apparizioni tra il 3.000 ed il 4.000 a.C. (se non prima) segnando profondamente la cultura e la coscienza degli antichi popoli del subcontinente arabico.
Fin dall’antichità le remote saghe babilonesi e sumeriche ci hanno lasciato evidenti tracce della presenza di questo mito testimoniandoci altresì la sua esistenza in bassorilievi ed incisioni.

Nel 275 a.C. lo storico babilonese Beroso, nella sua “opera maxima” sulle antiche tradizioni e civiltà del subcontinente arabico, affronterà nuovamente l’argomento lasciandoci ulteriori dettagli, ma allo stesso tempo maggiori domande, sulla reale presenza di questo essere divino. La sua opera, anticamente costituita da tre libri, è giunta fino a noi solo attraverso poche citazioni o frammenti risparmiati dal tempo.