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martedì 5 giugno 2018

I padroni del discorso




"Se il pensiero può corrompere il linguaggio, il linguaggio può corrompere il pensiero."

George Orwell 1984


 
di: Roberto Pecchioli

Le parole hanno dei padroni? O meglio, qualcuno determina i significati, orienta il senso di ciò che è detto, divenendo quindi padrone del linguaggio e dei termini in cui ci esprimiamo? E’ una riflessione antica, oggetto di indagine della filologia, della linguistica e della semiologia. E’ evidente il rapporto tra parole e potere. In queste settimane di aspra polemica politica ne abbiamo la prova, a partire dalle opposte interpretazioni del nostro testo legislativo più importante, la costituzione. Ci si accapiglia sul senso di alcuni articoli della legge fondamentale della Repubblica, in particolare quelli relativi ai poteri del suo presidente. Al di là delle strumentalizzazioni, l’unica certezza è che ognuno ha buone ragioni per intendere in un senso o in un altro ciascuna delle parole che la compongono.

giovedì 22 settembre 2016

LA TERZA GUERRA MONDIALE NON E’ MAI STATA COSI’ VICINA




di: Alexander Dugin

Come abbiamo detto più volte, l’aspetto principale della stagione politica che stiamo vivendo non è costituito dalle competizioni elettorali, ma dalla guerra. Però, se c’è un luogo in cui le elezioni continuano ad avere una qualche importanza, questo luogo sono gli Stati Uniti d’America, i quali, manco a farlo apposta, sono strettamente coinvolti con il problema della guerra.

lunedì 9 maggio 2016

Il danno e la beffa del cattolicesimo moderno



di: Paolo Sizzi


Più sentiamo blaterare Jorge Bergoglio più noi, dotati di coscienza identitaria, veniamo pervasi da un sentimento di irritazione e fastidio di fronte al ragliare al cielo dei moderni esponenti del clero cattolico. Oddio, non che le cose fossero di molto diverse prima dell’avvento dei postconciliari, ma è indubbio che l’anti-identitarismo bergogliano abbia raggiunto livelli intollerabili, tanto più che il suo farneticare è palese ingerenza negli affari politici italiani (che in altri ambiti verrebbe condannata senza appello).

Bisogna partire dal presupposto che la Chiesa cattolica e il cristianesimo in generale siano corpi estranei incistati in Europa, che lentamente ma inesorabilmente ne hanno avvelenato la mente e le membra riducendola ad una grande famiglia di narcotizzati castrati dalle evangeliche fanfaluche; in questo senso, la Chiesa postconciliare è certo più coerente col verbo del Nazareno, a tutto svantaggio degli indigeni d’Europa. Un tempo i nostri Padri erano vessati dall’oscurantismo e dall’assolutismo papale, oggi noi loro figli lo siamo dallo sfrenato ecumenismo che se la prende con confini, frontiere, muri, barriere, dogane pur di abbattere le sacrosante difese nazionali di un Paese. L’odio anti-europeo rimane il comun denominatore di una baracca crociata estranea alla etno-genesi europea (anche in senso culturale, ovvio), e se prima l’intolleranza colpiva l’Europa nei suoi più intimi recessi spirituali oggi la tormenta facendo leva sulla questione allogena, una questione che ad una Chiesa sempre più ignorata e mal sopportata dagli Europei vede la sua ancora di salvezza nelle torme di disperati del terzo mondo, abbondantemente preda delle superstizioni cattoliche.

mercoledì 24 febbraio 2016

La tirannia dei "diritti civili" voluta dall'agenda mondialista


di: Paolo Sizzi

È davvero drammatico notare come le preoccupazioni odierne della politica renziana, in materia sociale, siano tutte per quello che non è altro che un capriccio borghese stimolato dal libero mercato e dal grande capitale: le unioni omosessuali e l’affido di innocenti fanciulli a due uomini o a due donne, il tutto condito dalla bioetica piegata al consumismo materialistico e zoologico degli uteri in affitto e dello smercio di seme maschile, nemmeno fossimo in un allevamento intensivo di suini o bovini. Di genuinamente sociale e socialista non v’è nulla, anzi, è capitalismo.

venerdì 18 dicembre 2015

Sventato un complotto per uccidere il premier ungherese Viktor Orban



Avevano cercato di ammazzare il primo ministro Viktor Orbán i due uomini che sono stati messi in custodia cautelare dalla corte la settimana scorsa –almeno questi sono i risultati delle indagini secondo le informazioni di Blikk e su cui si sono riferite anche le autorità a proposito di sabato scorso.

Ci risulta che i due sospetti –due uomini ultra sessantenni- dicono di essere i membri dell’Esercito Nazionale Ungherese. L’organizzazione divulga notizie incitanti ed estreme su internet e ha come scopo principale l’abbattimento del potere attuale.
L’uomo catturato dal Centro Antiterroristico voleva giustiziare una persona protetta, cioè un membro del governo,– dissero Sándor Pintér, il Ministro degli Interni e László Tasnádi, Segretario di Stato per le forze dell’ordine, alla conferenza di stampa di ieri.


martedì 15 dicembre 2015

l'elite mondialista e i suoi servi bloccano l’avanzata della Marine Le Pen considerata un “pericolo per le oligarchie di potere



di: Luciano Lago

Hanno deciso concordemente, sulla base degli interessi comuni, ed hanno quindi creato il fronte unito dell'”emergenza democratica” dove sono saltati dentro tutti, dagli esponenti della grande finanza, ai grandi media, i docenti ed intellettuali della “gauche a la cart” (a prezzi di listino), ai circoli del “Grande Oriente” di Francia , ecc. In pratica hanno costituito un vero patto elettorale e politico per fermare l’avanzata del Front National (un “Patto del Nazareno” in salsa francese).

Il risultato è stato quello di aver tolto, nel ballottaggio fra i candidati, ogni possibilità al Front National di conquistare il governo di alcuna delle macroregioni francesi. Si è considerato che ci sarà tempo poi per infiltrarlo, per diffamare e screditarne i leaders e togliere al Front National l’iniziale mordente di presa sull’elettorato.