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martedì 29 agosto 2017

IL GOVERNO MONDIALE NON TEME QUESTI IDIOTI




nota personale:

In una realtà distorta e scientificamente manipolata come l'attuale, può far sembrare ai semplici che questi miliardari travestiti da cantanti, siano portatori di chissà quale cultura,  che rappresentino l'essenza della ribellione, che possano cantare e opporsi perché viviamo in un sistema libero e altre demenze simili,  ma la verità è sempre crudele, e accettare la verità vuole dire prendere posizione; 
la cruda verità sotto gli occhi di tutti  è che questi miliardari  chiamati "pop star" non sono mai stati contro il sistema, anzi sono supportati dal sistema, (che quando non li usa direttamente per manipolare le masse, li usa come valvola di sfogo), sono parte integrante dello stesso sistema che essi nella finzione che vogliono rappresentare fingono di voler porsi contro, oppure di  far sentire trasgressivo colui che li supporta, trasgressivo nel senso che essi hanno fatto percepire di se tessi.

lunedì 15 giugno 2015

Tecniche di manipolazione mentale - neuroschiavi






Tratto dal libro: 

“Neuroschiavi: manuale scientifico di autodifesa” di Marco Della Luna e Paolo Cioni.



Cercare di spiegare cosa sono e come vengono praticate le cosiddette “tecniche di manipolazione mentale”, in una società quasi completamente controllata e manipolata come la nostra, non è compito facile. Per fortuna il libro scritto dall’avvocato e psicologo Marco Della Luna assieme al neuropsichiatra Paolo Cioni ci viene in aiuto.



 

lunedì 30 marzo 2015

Disagio mentale,in Europa è 'pandemia': 165 mln con disturbi psico-fisici












nota personale:

Una civiltà malata non può che creare malati,e gli stessi che si adoperano a curare tali malattie sono gli stessi che ne favoriscono il problema.
In queste società il problema è generato dalle stesse strutture velenifere che con sistematica violenza impongono di vedere solo gli effetti,essi cercano di illudere il paziente  dando solo cure parziali che non risolveranno mai niente,e anzi addirittura ne acutizzano i danni e lo portano ad una graduale morte sia fisica che psichica.
Questo perché se lo sguardo di coloro che ne sono vittime riuscisse a vedere oltre, capirebbero che la causa di questo è proprio lo stesso sistema in cui sono costretti a vivere, e che la cura, l'unica vera cura è distruggere senza pietà la causa stessa di questo male.

L'unica vera cura è combattere questo sistema anti-umano,distruggere le sue strutture cancerogene,devastare la sua opera persecutoria e persuasiva,indicarlo come la vera causa del male;

giovedì 12 febbraio 2015

GIULIANA CONFORTO: LA VIA VERSO LA LIBERTA’









E' il transito a una nuova civiltà capace di riconoscere la realtà reale
che è organica e non meccanica
PREMESSA al libro di prossima pubblicazione

LA VIA VERSO LA LIBERTA’

 

 

Percorrere la via verso la libertà è il desiderio ormai insopprimibile dei popoli, represso finora da un potere che ha cambiato mille volti e regimi, ma ha coltivato sempre un “sapere” che nasconde la verità essenziale, necessaria alla libertà: la Vita.
Che cos’è la Vita? Un mistero per scienze e religioni, un modo per sfruttare il lavoro per politica e finanze, una profonda e pacifica rivoluzione culturale per chi ammira la Sua Memoria genetica e il Suo grandioso Progetto. È l’evoluzione che avviene in modo repentino, travolge all’improvviso tutto il passato, nonostante la sua lunga “stabilità”. In “attimi” rispetto alla storia geologica, scompaiono i dinosauri e appaiono i mammiferi tra cui quello eretto, l’Uomo, che con un’irresistibile ascesa giunge a dominare il pianeta. Scomparse e comparse delle specie sono avvolte nel mistero, ma svelano una chiara freccia verso stadi di maggiore complessità, in contrasto con quel degrado umano e sociale, quell’entropia crescente che i media ora chiamano “crisi”.


giovedì 11 dicembre 2014

Il lavoro usato dal sistema come mezzo di controllo dell'essere umano







Nota personale:

Finché le masse protesteranno per ritornare nella loro prigione,chiamata lavoro,non vi sarà nessuna vera libertà.Non esiste nessun lavoro,esiste solo il fare,e dopo aver fatto ci si riposa,e si prospettano progetti futuri.Il lavoro alienante giornaliero,serve a disumanizzare l'uomo,a renderlo un essere robotico e sfinirlo consumandogli la vita stessa negli anni passati al lavoro,occupato come è in questo lasso di tempo dedicato al lavoro,in cui i soi migliori anni vengono distrutti,specialmente se i lavori sono faticosi o pericolosi,la sua energia vitale viene spremuta,e spesso consumata e incanalata in attività inutili e usuranti. Esso non saprà mai il male che gli è stato recato,proprio perché occupato nella miseria della sopravvivenza artificiosa imposta dal sistema,non può capire questo meccanismo micidiale che lo schiaccia,e il lavoro serve proprio per questo.

lunedì 23 giugno 2014

Cosa nascondono i sistemi di credenze: silenzio assenso





https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqNMbHDUM5gSpB2n6tUFQ_XY4YG1pMcMnj8A-56JdjPprhL-oKvxH6iMjTY5kFdfjpncC3sPAWUXJkLGhVFxZThWGqtCSwOcrqOLiFD8FfzcthuNOHptq1f8o6aJtxulR7B7jjP9Li91g/s1600/Douglas-Smith-Zeus.jpg





La condizione di schiavitù (emotiva) e la dipendenza dai sistemi è funzionale al nutrimento dei nostri “predatori”, tacerne significa perpetrare questa condizione, lasciare che le cose accadano senza porvi un freno porterà tutti all’annientamento totale. Il resto alimenta solo lamentele che nutrono spropositatamente il sistema di alimentazione dei “predatori”. Gli alti e bassi della vita quotidiana sono il prezzo che paghiamo per vivere secondo le regole di questo “sistema”, ed è questo a trasformare gli umani in “cibo”. Il “sistema” di credenze, di regole comportamentali e molto altro è funzionale a questa condizione, vivere nella preoccupazione, nell’assenza, nel timore di perdere il cibo, quando nessuno di noi ha mai realmente sperimentato la “fame” è il riflesso del “loro” di timore. Se l’umanità resta in questa condizione vitale, “loro” non possono che avvantaggiarsene, ecco perché l’unica cosa che può permetterci di cambiare è superare il sistema “cognitivo” che ci hanno imposto attraverso il condizionamento. Un sistema “cognitivo” è il modo con cui noi interpretiamo i fatti e le circostanze della vita, il modo, cioè, con cui intendiamo o interpretiamo tali eventi.