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lunedì 1 febbraio 2021

Cresce la Resistenza in tutto il mondo contro le misure di confinamento e repressione del covid-19

 

di: Robert Bibeau

Mentre in Italia le TV di regime proiettano e descrivono con abbondanza di particolari ed enfatizzando le proteste che si verificano in Russia contro l’arresto di Navalny, neanche una parola sulle grandi proteste che sono in corso in quasi tutti i paesi occidentali contro i governi che hanno decretato il confinamento (n.d.r.).

martedì 8 dicembre 2020

La Francia è vicina ad esplodere, ondata di proteste contro le restrizioni


Dal 21 di Novembre scorso la Francia è scossa da una serie di manifestazioni di protesta culminate con incidenti ed arresti massa (100 fermati solo nell’ultima manifestazione) che sono sono dirette contro la legge sulla “sicurezza globale”. Una legge promossa dal governo Macron e suggerita dai circoli europeisti che cercano di mettere il bavaglio sulle proteste dell’opposizione contro le politiche neoliberiste dei governi europei e le misure di confinamento obbligatorio.

sabato 31 ottobre 2020

Pedogate capitolo 3: Il culto dei “Finders” – Un fronte della Cia che gestiva il traffico sessuale minorile internazionale

 


Poco si sa o è stato scritto su un evento enormemente significativo che ha avuto luogo poco più di tre decenni fa, coinvolgendo un bizzarro culto chiamato Finders. Questa presentazione esaminerà tutte le prove documentate disponibili che includono documenti pubblici recenti, mai rilasciati prima, dalla polizia e dalle indagini doganali degli Stati Uniti. 

[1] A parte un paio di cospicui articoli sui media mainstream del febbraio 1987 e un follow-up finale nel 1994, l’importanza fondamentale di questo gruppo “misterioso” a volte chiamato “Finders Keepers” e il suo funzionamento sono stati in gran parte persi al pubblico. Nonostante il nome – Finders Keepers – che denota procacciatori o cercatori di bambini tenuti come schiavi pedofili, il fronte della CIA che trattava bambini per l’élite è rimasto un’oscura e strana nota a piè di pagina nella storia. 

martedì 23 giugno 2020

IL rapper Lord Jamar accusa Soros di usare il movimento Black Lives Matter per i suoi scopi



La star del rap statunitense Lord Jamar ha criticato il movimento Black Lives Matter e la sua ideologia, affermando che non lui lo supporta perché “non è il nostro movimento … questo è sotto le mani di George Soros” per controllare la popolazione afroamericana.

Il 51enne veterano dell’industria musicale, il cui gruppo Brand Nubian era popolare nell’era d’oro dell’hip-hop, è stato recentemente invitato in un’intervista a Turning Point USA dove gli è stato chiesto se ha sostenuto il movimento BLM, al quale ha risposto: “No. Assolutamente no.”

venerdì 12 giugno 2020

Rivolte negli USA: L'elite globalista e le sue scimmie ammaestrate




di: Andrea Brizzi

Dopo la barbara uccisione di George Floyd, la rivolta è esplosa nel mondo occidentale, una rivolta inizialmente spontanea negli USA, da ricondurre al malessere sociale, come già detto nell’articolo della scorsa settimana, ma eterodiretta, guidata e gestita da un punto di vista ideologico, da un preciso apparato mondialista, che abilmente è riuscito a nascondere l’origine sociale e autenticamente classista delle prime rivolte, e a sostituirla con quella etnica, razziale e culturale.


Per capire la spropositata forza che detengono i padroni di questo nostro mondo, è sufficiente analizzare con quale velocità la barzelletta del “black lives matter” abbia contaminato la colonia Europa, e tutti i Paesi anglosassoni. Siamo di fronte ad un attacco totale, o meglio ad un contrattacco, visto che la favola del razzismo è stata tirata fuori dal cilindro proprio per impedire che il mondo ragionasse in termini economici, e analizzasse a fondo la condizione dei cittadini americani delle periferie, degli esclusi e dei reietti, degli eterni sfruttati, dei quaranta milioni di poveri che il paradiso della libertà può vantare.

venerdì 8 maggio 2020

AGENTE DI POLIZIA INVITA I COLLEGHI A NON ESEGUIRE GLI ORDINI DELLA DITTATURA COVID-19



di: Joaquin Flores

L’agente Anderson invia un messaggio importante ad altri agenti delle forze dell’ordine, invitandoli a non seguire gli ordini illegali e incostituzionali impartiti da funzionari locali e statali che si occupano della pandemia del Covid-19. Anderson fa appello sia al loro senso di giustizia, sia alla morale, e ricorda loro che la scusa del “stavo solo eseguiendo gli ordini” non è né lecita né corretta.


mercoledì 18 dicembre 2019

La Francia in rivolta , è solo l'inizio



di: Luciano Lago

Dalla Francia arriva un segnale che scuote l’Europa prostrata ai dogmi del capitalismo finanziario e delle oligarchie di Bruxelles.
Contrariamente a quello che può sembrare, le motivazioni della rivolta di massa della popolazione francese, scesa in piazza contro il governo e che sta bloccando il paese con uno sciopero generale che, da oltre una settimana, sta paralizzando la Francia, non sono così banali come i commentatori dei media del sistema vorrebbero far apparire.


lunedì 25 novembre 2019

Parigi è zona di guerra ma i media di regime lo nascondono



Le scene che si ripetono a Parigi sono quelle di una rivolta e di una città in preda alla guerriglia urbana, con la polizia incattivita che spara proiettili dall’effetto devastante e i dimostranti, i “gilet gialli” che rispondono tirando pietre e alzando barricate. 

lunedì 9 settembre 2019

Operazioni di insabbiamento nell’isola di Epstein




Le recenti riprese dei droni a Little Saint James rivelano strane attività. Come previsto, sembra che sia in corso un enorme insabbiamento. Ecco le immagini più rivelatrici catturate dai droni nelle ultime settimane.


Dalla morte altamente sospetta di Jeffrey Epstein in una prigione di massima sicurezza, le cose sono diventate sempre piu` torbide. Sebbene l’autopsia abbia ufficialmente concluso che la causa della morte è stata il suicidio, un flusso costante di fatti e rivelazioni suggerisce fortemente un massiccio insabbiamento.

venerdì 7 dicembre 2018

I Gilet gialli pronti all’assedio di Parigi. L’Eliseo teme il colpo di Stato



Parigi, 7 dic – La tensione è salita alle stelle. In vista di domani, infatti, i gilet gialli hanno chiamato la quarta mobilitazione. Che viene presentata e percepita da molti come l’«assalto finale» per ottenere le dimissioni di Marcon. Viste le violenze che si sono susseguite nei giorni scorsi, il governo ha predisposto lo spiegamento di circa 89mila poliziotti, 8mila nella sola Parigi. La capitale, infatti, è la più a rischio. Domani la città sarà blindata: chiuso il Louvre, chiusa la Torre Eiffel, chiusi numerosi altri musei, negozi con le saracinesche abbassate, banche transennate.

lunedì 11 aprile 2016

Proteste e scontri in tutta la Francia contro il “Job Act” di Hollande



Non trova pace la Francia dove si sono riaccese oggi forti proteste di piazza sia a Parigi che in altre località francesi per manifestare contro la riforma del lavoro (Jobs Act) imposta dal Governo di Holland e Valls.
  Scontri con la polizia si sono verificati a Rennes dove 19 persone sono rimaste ferite. I manifestanti si sono radunati in massa nelle piazze per gridare forte  il loro rifiuto alla riforma governativa proposta dal Governo nel mese di Marzo ed in particolare a quella parte del decreto che riduce il pagamento delle ore extra a meno della metà rispetto alle norme precedenti.

lunedì 15 febbraio 2016

Grecia: scontri disordini, caos e manifestazioni in tutte le città




La polizia greca si è scontrata violentemente con centinaia di agricoltori che manifestavano ad Atene contro la riforma delle pensioni che il Governo sta negoziando con gli organismi finanziari internazionali
 
Alcune centinaia di agricoltori si sono radunati oggi nella capitale greca per una manifestazione di protesta contro che durerà due giorni contro la riforma delle pensioni e le misure di austerità annunciate dal Governo.


lunedì 19 ottobre 2015

Eurogendfor: In diverse città italiane sono entrati in servizio agenti della Polizia spagnola, così come agenti italiani e carabinieri vanno in Spagna





E’ di pochi giorni fa la notizia, passata piuttosto in sordina sui media nazionali, ma raccontata per esempio dal quotidiano La Nuova Venezia (vedi nuovavenezia.gelocal.it) che in diverse città italiane sono entrati in servizio agenti del Corpo di Policia Nacional spagnola e della Guardia Civil, così come agenti della Polizia italiana e dei Carabinieri presteranno servizio in alcune città spagnole.

Le città interessate in Italia sono Roma, Firenze, Venezia e la costa amalfitana, mentre le forze dell’ordine italiane saranno presenti a Madrid, Malaga, Ibiza e Formentera.
Il progetto con le pattuglie miste di forze dell’ordine italiane e spagnole era già partito in passato, ma il numero degli uomini e delle città coinvolte è stato aumentato.
Se desiderate maggiori informazioni sul progetto in questione, vi suggerisco di leggere l’articolo su La Nuova Venezia linkato sopra: io passo direttamente ad alcune valutazioni.

martedì 12 maggio 2015

Il perbenismo è una brutta malattia




Gli universitari? Lasciarli fare. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città. Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri. Le forze dell'ordine dovrebbero massacrare i manifestanti senza pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli a sangue e picchiare a sangue anche quei docenti che li fomentano. Non quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì».

Francesco Cossiga ex presidente della Repubblica

il link dell'intervista completa rilasciata al quotidiano QN  intervista




di: Marco Cedolin

Voglio premettere, a scanso di ogni equivoco, come non ritenga il bruciare una sede dell’Unicredit, una decina di auto (probabilmente di cittadini) e una quantità imprecisata di cassonetti, risolutivo di qualche cosa, né tanto meno utile per contrastare la classe dirigente che st

giovedì 26 marzo 2015

USA: gli afro-americani vengono uccisi per strada "come cani" dalla polizia






nota personale:

Quello che sta avvenendo in America in questo preciso momento storico è qualcosa di veramente orribile,e questi fatti atroci vengono sistematicamente censurati dai media occidentali in Europa con una criminale volontà.
Le forze di polizia statunitensi stanno attuando una repressione brutale della popolazione ma soprattutto di quella di colore,che ogni giorno aumenta in una spirale di abusi e si vedono sempre più casi di repressione fisica dei malcapitati.
E' chiaro che se i reparti della polizia agiscono in questo senso vuol dire che vi sono state date delle precise direttive dall'alto,che poi sono gli stessi che garantiranno l'impunità degli esecutori di tale repressione feroce.

A subire di più questa repressione violenta per adesso sembra essere la comunità afro-americana,ma siamo sicuri che tutte le altre etnie presenti negli USA saranno presto prese di mira compresi i bianchi,in quanto la faccenda non risiede solo nel fattore razziale ma in altri scopi.

martedì 2 dicembre 2014

Siamo in guerra,una guerra silenziosa contro tutti noi









In questo momento, i giornalisti televisivi stanno battendo i tamburi del solito circo mediatico, cominciando a sfornare delle percentuali senza senso, relative ai risultati elettorali delle elezioni regionali. Senza senso perché, anche se il dato è stato ovviamente rilevato, forse non ci si rende ancora conto di che cosa sia veramente successo, e che cosa veramente significhi.

Forse non abbiamo ancora toccato il fondo, purtroppo, ma questi supposti politici, hanno capito che dovrebbero andarsene? Hanno realizzato che non hanno uno straccio di consenso popolare? Pare di no, visto che sono già lì a dire che ha vinto questo, perso quell’altro, che uno è in calo, l’altro in crescita… il solito tragico balletto sulla pelle degli italiani.

lunedì 1 dicembre 2014

Finche i popoli non si organizzeranno,le elite non temeranno nessuna azione







Nota personale:

Finché i popoli non si organizzerano in una struttura coordinata e disciplinata,con scopi precisi e obbiettivi primari irremovibili,blandendo il principio di non resa e di distruzione del sistema come lo conosciamo,per sostituirlo con un sistema alternativo e incentrato sull'amore al posto dell'avidita dei pochi,le elite non temeranno nessuna di queste reazioni sporadiche,anzi il caos programmato o casuale,favorisce ancora di più la presa del potere,avendo cosi la scusa di poter esasperare il controllo e agevolare i loro piani di dominio.

I leader capaci e spirituali devono cominciare a mettersi alla testa delle masse,essi devono cominciare a organizzare la resistenza contro il nemico di tutto il genere umano,l'elite usurai mondialista e i loro servi,bisogna cominciare a concepire la questione per quello che è,una guerra totale che mira alla distruzione di tutto il nostro pianeta e di noi stessi,e che per i sopravissuti di tali eventi,forse sarà preferibile la morte stessa.

Si devono creare strutture e organizzazioni capillari in tutti i territori,organizzate e gestite sia in modo autonomo a livello locale,ma che siano pronti a compattarsi in un unico corpo,per gli obbiettivi principali e primari,la questione deve essere strutturata a livello militare,organizzativo,logistico,psicologico e di difesa.

lunedì 14 luglio 2014

Repressione: l’Eurogendfor in Ucraina, Moldavia e Georgia






Hanno firmato per associarsi all’Ue, ma non sanno cosa li aspetta: a far rispettare l’ordine pubblico, in Stati “difficili” come la Georgia, la Moldavia e soprattutto l’Ucraina potrebbe intervenire il pugno di ferro dell’Eurogendfor, la nuova gendarmeria multinazionale europea con poteri speciali, di cui i media continuano a non parlare. L’accordo verso Bruxelles coi paesi dell’Est Europa è stato presentato come «una svolta decisiva per la democrazia e i diritti umani», osserva Andrei Akulov, ma la micidiale disinformazione sull’intesa ha evitato di estendere all’opinione pubblica alcuni fondamentali dettagli. «Un bel giorno le popolazioni di questi Stati potrebbero avere un risveglio più duro di quanto avrebbero mai potuto immaginarsi», specie se si sognassero di esprimere malcontento sociale. Sulla loro “buona condotta”, infatti, in base al trattato appena siglato “vigilerà” l’Eurogendfor, polizia militare anti-crisi costituita nel 2006 da Francia, Italia, Olanda, Portogallo, Romania e Spagna.

lunedì 31 marzo 2014

Lettera dal carcere di Chiara, attivista No Tav










Pubblichiamo una lettera di Chiara,un attivista "no tav",ma che noi preferiamo chiamare una donna coraggiosa che combatte contro la tirannia vigente;Chiara è stata arrestata mentre difendeva giustamente la propria libertà,e il posto in cui vive.La lettera è presa dal sito “macerie“. 
Questa se c'è ne fosse bisogno,è l'ennesima dimostrazione della tirannia crudele che agisce e si palesa sempre di più,oramai la loro propaganda mediatica comincia a cedere di fronte alla dura realtà.
Si stanno svelando le storture di un sistema truffaldino e criminale,quando l'mpalcatura della scena teatrale cadrà, tutte le genti vedranno  la verità.
Queste persone coraggiose che hanno perso la propria libertà mettendosi in gioco contro il regime in prima persona,vanno sostenute e non abbandonate,sono loro l'avanguardia di quello che sarà.

Si ricordino i signori del potere,che quando cadranno,e cadranno,non avremo pietà ne di loro ne dei loro servi.

white wolf