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lunedì 28 maggio 2018

La finanza mondialista decide i governi, la maschera della democrazia è caduta







nota personale:

Ci teniamo a ribadire che le forze cosiddette sovraniste o "populiste" che in questi giorni sono stati protagonisti e vittime dell'ennesimo colpo di mano da parte di chi governa veramente le nazioni tramite i loro fantocci di governo a discapito dei popoli, sono ancora troppo poco e  ancora intrappolati nel meccanismo truffaldino che non lascia scampo che è la stessa democrazia; meccanismo voluto ed esportato ( con bombe e stragi) dal sistema finanziario internazionalista, con cui incatenano i popoli ad una morte lenta e progressiva.

lunedì 2 maggio 2016

La sinistra mondialista e i sindacati, dopo aver annientato i diritti sociali, festeggiano i loro riti di massa come il 1° Maggio







di: Luciano Lago

Alle farsa dei burattini che recitano le parti assegnate non c’è mai fine e gli spettacoli peggiori di regola coincidono con le ricorrenze storiche: il 25 Aprile ed il 1° di Maggio in particolare. I sindacati, mentre il mondo del lavoro italiano continua a precipitare di gradino in gradino, in una caduta che sembra inarrestabile, non mancano di recitare la loro parte di manifestazioni ufficiali e concertoni in piazza per il distrarre i giovani dai problemi del lavoro che non c’è.

Le politiche economiche attuate dai governi al servizio della grande finanza hanno fatto diventare l’Italia il paese portato ad esempio nella distruzione dei diritti. In poco tempo abbiamo avuto in questo paese il sistema pensionistico più feroce del continente, con l’età pensionabile più elevata.

giovedì 17 settembre 2015

Monti: gli Italiani sono esseri inferiori




di: Alceste


 

C’è una bella poesia di Rudyard Kipling che recita:

Raccogli il fardello dell’Uomo Bianco –
disperdi il fiore della tua progenie –
obbliga i tuoi figli all’esilio
per assolvere le necessità dei tuoi prigionieri;
per vegliare pesantemente bardati
su gente inquieta e selvaggia –
popoli da poco sottomessi, riottosi,
metà demoni e metà bambini.


Un inno all’uomo bianco, alla propria responsabilità epocale: quella di guida civile e buon padre nei riguardi delle popolazioni selvagge, naturalmente inferiori, senza legge e Dio, e prive di qualsiasi valore, se non quello di un abominevole vitalismo. Indiani, afghani, pakistani, aborigeni, indios: l’uomo bianco, naturalmente superiore, deve sottometterle, per il loro bene.