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martedì 23 ottobre 2018

Il ricatto dello spread contro il popolo



di: Marcello Veneziani

Il Corriere della sera, in un editoriale di Angelo Panebianco, è arrivato a sostenere che lo spread è reale, mentre il popolo è un’astrazione, non esiste, se non nella propaganda sovranista. Panebianco rispondeva a una semplificazione demagogica, ma la conclusione a cui portava era questa: il popolo è un’invenzione dei populisti, lo spread, invece, è vero e vivo nel regno della finanza, quindi esiste quasi in natura…

mercoledì 29 luglio 2015

LA VERA CRISI DEVE ANCORA ARRIVARE: I DERIVATI NEL MONDO SONO UNA BOMBA AD OROLOGERIA DA 1.5 QUADRILIONI DI DOLLARI



Quando investire diventa gioco d’azzardo, c’è sempre una brutta fine. Il prossimo crollo del debito potrebbe far sembrare quello del 2008-2009 una bazzecola. I dati della Bank of International Settlements (BIS) mostrano 700 trilioni di dollari in derivati nel mondo.
Insieme ai credit default swaps e altri strumenti esotici, il valore totale dei derivati è di circa 1.5 quadrilioni di dollari – circa il 20% in più che nel 2008, oltre ogni immaginazione, impossibile da controllare se ci fosse un problema imprevisto.

giovedì 16 luglio 2015

A chi giova quanto sta accadendo in Gracia? alla elite finanziaria ebraica




Di: Federico Roberti


Posto che:
 

– il FMI, in un rapporto fatto filtrare all’indomani dell’accordo raggiunto da Tsipras sul debito greco, torna a ribadire che esso è insostenibile e che con le nuove misure previste dalla Troika raggiungerà il 200% del PIL entro due anni

lunedì 22 giugno 2015

ll progetto dell’Europa sottomessa all'oligarchia finanziaria era gia stato predisposto quarant’anni fa.




di: Eurgenio Orso


Più di quarant’anni fa il destino dell’Europa era già segnato. Tutto scritto. Nero su bianco. Globalizzazione, annientamento della politica, della tradizione e del ruolo delle nazioni.
 
E condensato in poche pagine, come ama fare il potere.


Il potere, infatti, non ama le chiacchiere; stila scarne direttive da perseguire con tenacia, per decenni, a qualsiasi prezzo (a prezzo della vita di interi popoli).


A volte tali direttive affiorano in superficie; nel 1972 il destino dell’Europa (e di noi tutti) fu delineato, con chiarezza e rigore, in un discorso pubblico tenuto da Eugenio Cefis ai cadetti dell’Accademia Militare di Modena il 23 febbraio 1972 (di cui egli fece parte). È il discorso di un maestro rivolto ai propri allievi; parole di chi sa, precise e inappellabili. Un affioramento del vero potere.


venerdì 19 giugno 2015

EX DIRIGENTE DELLA BUNDESBANK: I “SALVATAGGI” SERVONO SOLO A SALVARE LE BANCHE E I RICCHI





In un articolo su Der Spiegel del 2010, l’ex capo della Bundesbank Otto Pöhl confermava a chiare lettere un fatto gravissimo di cui ancora molti  politici e media si rifiutano di prendere atto: l’inutilità dei “salvataggi” alla Grecia, che in realtà servono solo a “salvare” le incaute banche creditrici tedesche e francesi, scaricando le perdite sulle spalle dei contribuenti europei. Pöhl, da buon tedesco, non tollera di pagare un solo centesimo per la permanenza della Grecia nella moneta forte e dimostra come l’unione fiscale, e con essa gli Stati Uniti d’Europa, siano una retorica vuota e impossibile, oggi quanto ieri.

mercoledì 27 maggio 2015

LA DISSOLUZIONE IN ATTO CONTRO L'EUROPA





L'Unione Europea voluta dalla C.I.A. (dall'elite mondialista finanziaria ebraica)
Ecco le prove del coinvolgimento dei cosidetti "padri fondatori".
  
 In questa fase di crisi acuta dell’Euro e dell’Europa sentiamo troppo spesso dire che questa non è l’Europa che volevano i padri fondatori.

Vogliono farci credere che quella che stiamo vivendo è una fase transitoria , difficile e tortuosa a causa di qualche errore di percorso ma sicuramente superabile dato che non è questa l’Europa che i padri fondatori avevano concepito e presto si realizzerà il progetto iniziale di un’Europa nata con l’intento di unire i popoli.

mercoledì 11 marzo 2015

La sinistra da sempre gli utili idioti del potere bancario mondialista











nota personale:

Quello che vedremo in questo articolo fa parte della vecchia e consolidata strategia usata per dividere e disperdere l'avversario o oppositore (ammesso in questo caso che lo sia),usando gli utili idioti che sono da sempre i sinistri,che essendo intrisi dell'ideologia comunista,di cui non solo non sanno essere stato il più grande strumento di sovversione e divisione dei popoli usato dall'elite usuraia,non riescono a capire che la natura del comunismo è proprio quella internazionalista,globalista e livellatrice,e quindi si presta egreggiamente al ruolo che le elite bancarie globaliste gli hanno dato per creare false rivoluzioni,dominare e sottomettere le nazioni libere. 

Queste stesse tecniche usate per ridurre al silenzio gli oppositori sono gia state viste nei primi anni del 1900,quando sia  il partito fascista in Italia che il nazionalsocialismo in Germania,furono ostacolati e videro lotte cruente proprio da parte di questi gruppi antagonisti,non è un caso se gli invasori anglo-judeo-americani,scelsero di finanziare e armare i comunisti per avviare una guerriglia interna contro i cosidetti "fascismi",altra subdola scusa che è servita a mascherare una criminale invasione delle nostre nazioni,e i traditori che poi furono definiti partigiani,(escludendo quelli in buona fede) erano niente altro che mercenari,infiltrati vari dei servizi e qualche utile idiota, usati per recare più danni possibili dall'interno;

venerdì 7 novembre 2014

il nuovo presidente della Commissione Europea Juncker,un ricettatore di denaro sporco









Jean-Claude Juncker è il nuovo presidente della Commissione Europea. Juncker è stato primo ministro del Granducato (l’unico granducato al mondo!) di Lussemburgo per diciotto anni, un caso di rimarchevole longevità politica, quasi pari a quella di Greenspan alla Fed e di quella di alcuni dittatori africani. Il Lussemburgo è grande come tre quarti della Val d’Aosta, ha una popolazione inferiore a quella di Genova ed il Pil pro capite più alto al mondo (2012). Pochi, ricchi, felici. Come fanno? L’86% della ricchezza è data da servizi e in particolare dalle 152 banche che ivi risiedono, più le finanziarie, i fondi e le 9.000 holding che si godono il vantaggioso ecosistema lussemburghese. Questo irreprensibile paesino, già inserito nella lista grey dei paradisi fiscali e che ha il più alto indice al mondo di corruzione percepita, ha eletto ripetutamente Juncker a suo dominus, un personaggio molto amato in tutto il mondo dato che ben 15 paesi gli hanno voluto riconoscere gran croci e decorazioni al merito e ben più di cinquanta istituzioni accademiche gli hanno tributato premi, menzioni, lauree honoris causa.