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lunedì 20 maggio 2019

La verità sul debito italiano



di: Ilaria Bifarini

Ma quando si è creato il fardello del debito pubblico italiano? Tutto parte nel 1981, in cui accade un evento epocale, che fa da spartiacque nella storia della sovranità economica italiana: il famoso divorzio tra Banca d’Italia e Tesoro. 

Con un atto quasi univoco, cioè una semplice missiva all’allora governatore della Banca d’Italia, Carlo Azeglio Ciampi, Andreatta mette fine alla possibilità del governo di finanziare monetariamente il proprio disavanzo. 
Rimuovendo l’obbligo allora vigente da parte di Palazzo Koch di acquistare i titoli di Stato emessi sul mercato primario, la Banca d’Italia dismette il ruolo di prestatrice di ultima istanza. 

lunedì 19 novembre 2018

L’incubo come società il debito e lo spread




Per il nostro scopo, è indispensabile che le guerre non producano modificazioni territoriali. In tal modo, senza alterazioni territoriali, la guerra viene trasferita su una base economica. Allora le Nazioni dovranno riconoscere la nostra superiorità, per l'assistenza che sapremo dare ad esse, e questo stato di cose metterà entrambe le parti alla mercé dei nostri intermediari internazionali dagli occhi di lince. Allora, i nostri Diritti Internazionali cancelleranno le leggi del mondo, e noi governeremo i paesi nello stesso modo in cui i singoli governi amministrano i propri sudditi.


 da: Protocollo II  dei  I "PROTOCOLLI" dei Savi Anziani di Sion.




di: Enrico Marino


Si definisce “avanzo primario” e rappresenta un importante indicatore dello stato di salute dei conti pubblici in quanto misura la differenza tra le entrate e le uscite dello Stato al netto del costo del debito pubblico.

sabato 24 settembre 2016

Fortunato il popolo che non ha bisogno di tecnici (in memoria di Carlo Azelio Ciampi)





di: Enrico Marino


Com’è stato possibile chiedere l’innalzamento dell’età pensionabile per milioni di lavoratori o avanzare l’oscena proposta di modifica del pensionamento anticipato, chiamata APE, che prevede in alcuni casi penalizzazioni ovvero la stipula a carico dei lavoratori di una sorta di “mutuo” bancario, quando un politico come il presidente emerito Carlo Azeglio Ciampi ha cumulato 30 mila euro/mese di pensione Bankitalia con 4000 euro dell’Inps e 19.054 euro dell’indennità da parlamentare, che oggi sono reversibili ai suoi familiari? La domanda sorge legittima dalla constatazione di come ingenti patrimoni, accumulati sulla pelle del popolo, si trasmettano di generazione in generazione nel più assoluto disprezzo di milioni di lavoratori e pensionati italiani che versano in condizioni di grave indigenza, nella più assoluta e tacita connivenza di ogni organo di informazione e di tutte le componenti politiche.

lunedì 15 febbraio 2016

collasso programmato delle banche, stanno per portarci via tutto



di: Marco Della Luna

I risparmi degli italiani, mobiliari e immobiliari, già stimati in 8.000 miliardi, da tempo attraggono l’interesse di finanzieri e politici, che già ne hanno preso una  discreta parte tra truffe bancarie ed estorsioni tributarie, come ben sanno soprattutto i molti imprenditori che devono chiedere prestiti per pagare le tasse su redditi non realizzati. Mercoledì 20  ho ascoltato per quasi un’ora il giornalista economico di “Radio 24”, il quale si meravigliava del fatto che continuano le vendite massicce di azioni delle banche italiane sebbene i loro circa 300 miliardi di crediti deteriorati siano coperti per oltre il 90% da accantonamenti e garanzie.