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martedì 4 ottobre 2016

L’odio degli anti-razzisti è il vero razzismo


di: ROBERTO PECCHIOLI

Una qualunque città italiana, esterno giorno. Una signora di mezza età, magra magra e dall’aspetto nervoso aspetta il bus. A tracolla, porta un borsone di tessuto grezzo tipo bottega equo solidale con una scritta cubitale: Il razzismo è una brutta storia. Un uomo la guarda corrucciato, lei storce il viso in un’espressione di disgusto, sibila a mezza voce nazista e si allontana scuotendo la testa come le beghine di una volta davanti ad una ragazza un po’ provocante. Le beghine ed i beghini “de sinistra” sono sempre in azione, in servizio permanente effettivo: il problema era, ed è ancora, l’incredibile odio dei buoni autoproclamati, fieri, felici, certissimi sempre di essere dalla parte della ragione.

venerdì 22 gennaio 2016

LA PREFERENZA PER I PROPRI SIMILI NON È ODIO VERSO GLI ALTRI



di: Jonathan Black

Un pezzo di propaganda particolarmente insidioso che vedo sempre ripetuto a pappagallo su internet è l’idea che le preferenze siano uguali all’odio, ma solo nel caso della gente Bianca. Questa è una tattica per riformulare l’uso del linguaggio in modo da cambiare il significato delle parole. George Orwell notò l’uso di questa tattica quando disse: “Il linguaggio politico … è formulato per fare sembrare le bugie veritiere e l’omicidio rispettabile, e per dare una parvenza di solidità al puro vento”. Tuttavia, c’è un altro aspetto di questa stessa tattica. È quando le parole vengono ridefinite in un modo ipocrita per demonizzare e screditare una parte in un dibattito.

lunedì 21 dicembre 2015

video: “Educazione moderna” la critica contro la tirannia del pensiero unico


Le opinioni non allineate al politically correct sono punite molto severamente dai gendarmi del pensiero unico. “Educazione moderna” (in lingua originale “Modern Educayshun“, col nome volutamente storpiato) è il geniale cortometraggio del regista australiano di origini indiane Neel Kolhatkar prodotto da Conceptional Media,  un lavoro che muove una dura critica alla cultura gender e alla dittatura dei diritti e dell’uguaglianza a tutti i costi.


martedì 24 novembre 2015

Il totalitarismo democratico




di: Riccardo Percivaldi

È stato spesso ripetuto che viviamo nell’epoca della fine delle ideologie, che il crollo del Muro di Berlino ha segnato il trionfo totale e assoluto dell’Occidente democratico e la vittoria del liberalismo sul comunismo. Secondo la vulgata ufficiale nell’epoca postmoderna le ideologie del novecento sarebbero scomparse, lasciando il posto a una nuova era di libertà caratterizzata dal pluralismo e dall’incredulità nei confronti delle metanarrazioni, con il sapere che si configura esclusivamente come «libera e imprevedibile attività della mente umana», in antitesi al «terrore teorico e politico praticato dai detentori del presunto sapere unitario, stabile, globale e assolutamente garantito».
          

mercoledì 11 novembre 2015

video: Essere Europeo!



L’Europa non è Lampedusa. È la nostra civiltà! L’Europa non è l’organizzazione di Bruxelles, e ancor meno una valuta o una banca centrale.

Europa non è spazio globalizzato e senza frontiere. L’Europa non è il mondo africano, e non è neanche terra dell’Islam.


giovedì 29 ottobre 2015

Contro il dispotismo della religione antifascista





di: Paolo Sizzi

Tre anni fa, quando ancora professavo idee lombardiste radicali, venni intervistato dalla trasmissione di La7 “Le invasioni barbariche”, circa il mio particolare cammino ideologico all’interno del mondo identitario.

Chiaro: l’intento di una trasmissione del palinsesto della rete di De Benedetti, di fronte ad uno che potrebbe sbrigativamente essere inquadrato come leghistoide, è quello di ridicolizzare e/o demonizzare, di liquidare alla stregua di un dissociato perché non accetta pedissequamente la moderna vulgata post ’45 imperniata sulle balle dei vincitori e sulla inondazione di politicamente corretto che frustra ogni giorno le nostre vite.

mercoledì 2 settembre 2015

La vera storia di Dario Fò nella R.S.I.



Pubblichiamo questo video documento con l'intento di fare capire, qualora ce ne fosse bisogno, chi sono veramente i cosiddetti "intellettuali di sinistra", che da oltre 70 anni l'Italia per sua disgrazia deve subire, i quali hanno compiuto una vera e propria opera di rimbecillimento delle masse, con la loro misera ipocrisia e disgustoso buonismo, ornato naturalmente da un morboso antifascismo di cui hanno fatto unica professione, screditando e censurando ogni verità storica e sociologica;