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sabato 23 novembre 2019

I boschi sacri e l’albero cosmico nella Tradizione Indoeuropea



di:Fabrizio Bandini

I boschi sacri nella Tradizione Indoeuropea vengono visti come templi naturali da tempi arcaici e primordiali. Questa concezione si ravvisa dall’Islanda all’India, poli opposti, ad ovest e ad est della grande espansione dei popoli Indoeuropei. L’Europa stessa era una terra ricoperta da folte foreste, come ricorda Frazer: “Agli albori della storia, infatti, l’Europa era ammantata di gigantesche foreste primordiali, le cui poche radure dovevano apparire come isolotti in un oceano di verde. Fino al I secolo a. C. la Selva Ercina partiva dal Reno estendendosi verso est, per una distanza immensa e sconosciuta; i Germani, ai quali Cesare si rivolse per averne notizie, avevano viaggiato per due mesi attraverso quella selva, senza vederne la fine. Quattro secoli dopo l’imperatore Giuliano si recò a visitarla e la solitudine, la cupezza, e il silenzio di quella foresta, lasciarono una profonda impressione nella sua natura sensibile, tanto da fargli dichiarare che nulla di simile esisteva, secondo lui, nell’impero romano” (1). 

venerdì 17 aprile 2015

L'irminsul L’albero cosmico dei Germani








Dall' Irminsul al giglio dei re merovingi

 

L’albero cosmico dei Germani: colonna-idolo che per le tribù della Sassonia univa cielo e terra, axis mundi e collegamento fra l’universo degli umani e il mondo degli dèi, fra quello dei vivi e quello dei morti. Presentava evidenti affinità con l’Yggdrasil delle saghe scandinave dell’Edda, il frassino più grande del mondo. Yggdrasil fu il primo albero nato dalle ceneri del gigante Ymir, ucciso dagli dèi. 
Alle sue radici si avviluppavano due serpenti e sotto i suoi rami gli Altissimi tenevano consiglio.