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lunedì 27 luglio 2015

Ungheria: Orban, immigrazione illegale mette a rischio l’identità culturale europea




Baile Tusnad, Romania, 26 lug – L’immigrazione illegale è una “minaccia per l’Europa” e l’Unione europea non fa nulla per difendersi dalle “masse di clandestini” che contribuiscono “a far prosperare terrorismo, disoccupazione e criminalità”. Una colpevole inerzia che – prospettiva ancora più grave – mette a rischio l’Europa di “perdere la propria identità culturale”. 


 Parole che vorremmo sentir pronunciare da qualcuno del governo italiano e che invece dobbiamo accontentarci di ascoltare dalla voce del premier ungherese Viktor Orban, intervenuto a una scuola estiva di Baile Tusnad, inRomania. Parole che testimoniano una visione e una statura di livello europeo del leader della piccola nazione dalla tradizione grande e orgogliosa, consapevole del fatto che la ricchezza del nostro continente consiste prima di tutto nei valori e tradizioni, nell’intelligenza e nella volontà dei propri abitanti, un patrimonio insostituibile da difendere a ogni costo.

Parole, inoltre, tutt’altro che vuote, anzi piene di significato perché associate ad azioni coraggiose e incisive. A partire dal “muro” – un reticolato in filo spinato alto quattro metri – lungo i 175 km di frontiera tra il paese magiaro e la Serbia, recentemente approvato a schiacciante maggioranza dal Parlamento di Budapest e la cui costruzione, già in corso, “sarà ultimata entro il 31 agosto”, secondo le parole dello stesso Orban.






Quanto poi al presunto “scandalo” dei treni a porte chiuse – apparentemente di qualità superiore rispetto a qualsiasi treno per pendolari in Italia, né più affollati, a giudicare dalle immagini – utilizzati per trasportare gli immigrati clandestini dalla frontiera meridionale ai campi allestiti presso la capitale, la misura è stata presa semplicemente per evitare che gli illegali ospiti, appena registrati, potessero scendere e far perdere le proprie tracce.






Nelle foto sottostanti,invece possiamo vedere l'ipocrita oltre che affaristica "accoglienza" che viene concessa dai traditori della sinistra mondialista il PD,assoggettata ai voleri dei padroni della finanza ebraica; Gli immigrati vengono fatti accampare nelle stazioni principali d' Italia e nelle strade,provocando caos e disordini. Naturalmente al potere mondialista non gli interessa niente dei fattori umanitari o dei popoli che scappano dalle guerre create e finanziate dall'elite stessa, il progetto riguardante l'immigrazione verso i paesi europei mira a creare una invasione programmata mascherata da umanitarismo,un miscuglio etnico e razziale che generi caos e scontri perenni,come avviene tra l'altro nella "multiculturale" America,dove gang rivali e razziste si uccidono a vicenda per il controllo del territorio e del traffico di droga,da questo caos etnico e razziale ne guadagnerebbe la stessa elite, oltre al fatto che i popoli invasi  da questo multiculturalismo imposto perderebbero le loro tradizioni e la propria identità rendendoli di fatto più manipolabili e senza più un senso di appartenenza  che gli permetta di contrastare questo potere globalista.














Sorprende non poco, allora, l’orrore suscitato nella stampa allineata con l’ideologia dell’accoglienza a prescindere, la stessa stampa che – conformandosi alla sempiternareductio ad hitlerum, vera panacea in assenza di argomenti razionali – si spinge oltre il ridicolo paragonando gli eleganti treni ungheresi senza fermate intermedie ai vagoni piombati del 1944. Ma tant’è in questo mondo a rovescio.

E anche sul bilancio dell’accoglienza l’Ungheria di Orban, Fidesz (partito di maggioranza) e Jobbik (il partito ancora più nazionalista e identitario) detiene un primato invidiabile, essendo l’unico paese Ue a non aver accolto nemmeno un immigrato, nonostante gli oltre 80 mila richiedenti asilo nel 2015 (erano 43 mila in tutto il 2014 e appena duemila nel 2012). Il vice-premier magiaro Janos Lazar ne va giustamente fiero: “Questa gente doveva essere fermata e registrata già in Grecia, perché sono entrati in Ue da lì. A quel che mi risulta, nei Balcani non c’è attualmente alcuna guerra. Hanno pagato dei trafficanti, in Serbia, e vengono trasportati a bordo di autobus fino al confine ungherese. Costruiamo una barriera proprio per farla finita con tutto questo”.

Gli ungheresi, le cui proteste anti-governative devono essere particolarmente flebili se nemmeno i media europei allineati ne danno notizia, devono essere fatti di una pasta particolare, quella che probabilmente noi Italiani abbiamo smarrito, se senza battere ciglio accettiamo il fatto che nella sola giornata di ieri non meno di duemila nuovi immigrati sono sbarcati tra Sicilia (1500), Puglia (400, a carico della Marina militare italiana) e Calabria, quasi tutti maschi e quindi automaticamente non profughi ma semplicemente illegali.


Fonte: Il Primato Nazionale

1 commento:

  1. Scusa, non possiamo dargli la cittadinanza italiana e metterlo al posto di renzi

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